Descrizione
Il Piano Transizione 5.0, evoluzione del precedente Industria 4.0, ha introdotto un sistema di crediti d’imposta orientati alla sostenibilità e all’efficienza energetica. Per accedere a questi incentivi fiscali, le imprese devono ottenere specifiche asseverazioni che certifichino la conformità dei progetti agli obiettivi di transizione ecologica e digitale.
L’asseverazione rappresenta un elemento cruciale della procedura: un professionista abilitato o un ente certificatore accreditato deve attestare che gli investimenti rispettino i requisiti tecnici previsti dalla normativa, con particolare attenzione al risparmio energetico conseguibile e alla riduzione delle emissioni.
La documentazione necessaria comprende una relazione tecnica dettagliata che illustri le tecnologie implementate, i consumi energetici pre e post intervento, e le stime di risparmio attese. Fondamentale è anche la quantificazione della riduzione dell’impronta carbonica, espressa in termini percentuali rispetto alla situazione precedente.
I soggetti abilitati al rilascio delle asseverazioni sono ingegneri e periti industriali iscritti ai rispettivi albi professionali, oltre a enti di certificazione accreditati. Questi professionisti assumono responsabilità civili e penali per quanto attestato, garantendo la veridicità dei dati forniti all’Agenzia delle Entrate.
Le tempistiche prevedono che l’asseverazione sia acquisita prima della fruizione del credito d’imposta e conservata per eventuali controlli successivi. La mancanza o l’irregolarità di questo documento comporta la revoca del beneficio fiscale e possibili sanzioni amministrative.
